Meglio che con qualsiasi crema e acqua curativa, l’età si mantiene con la curiosità.
Rafik Schami, Il lato oscuro dell’amore
*
Sono gli anziani coloro che conoscono la verità e la vita,
ciò che è importante e ciò che non lo è,
nonchè il vero significato di parole quali integrità, lealtà,
onestà, amicizia e amore.
Neale Donald Walsch, Meditazioni da Conversazioni con Dio
*
La vecchiaia è – mi piace dirlo così – la sede della sapienza della vita. I vecchi hanno la sapienza di avere camminato nella vita,
come il vecchio Simeone, la vecchia Anna al Tempio.
E proprio quella sapienza ha fatto loro riconoscere Gesù.
Doniamo questa sapienza ai giovani: come il buon vino,
che con gli anni diventa più buono, doniamo ai giovani la sapienza della vita. Mi viene in mente quello che un poeta tedesco diceva della vecchiaia: “Es ist ruhig, das Alter, und fromm”: è il tempo della tranquillità e della preghiera. E anche di dare ai giovani questa saggezza.
Sua Santità Papa Francesco
*
Non essere più ascoltati: questa è la cosa terribile quando si diventa anziani.
Albert Camus, Il rovescio e il diritto
*
Per gli anziani la solitudine è una prigione a cielo aperto.
Giorgio Panariello, su “Il Corriere della sera”
*
Sediamo in silenzio guardandoci attorno. Ci è voluta una vita per impararlo. Sembra che solo i vecchi siano capaci di essere felici anche quando stanno l’uno accanto all’altro senza dir nulla. I giovani, invece, vivaci ed impazienti, devono sempre rompere il silenzio. Uno spreco, perché il silenzio è puro. Il silenzio è sacro. Unisce le persone perché solo chi si sente a proprio agio in compagnia di un altro può fare a meno di parlare. Questo è il grande paradosso.
Nicholas Sparks, Le pagine della nostra vita
*
Si può amare anche a novantotto anni! Vorrei anche sognare! E salire su una nuvola.
Shibata Toyo, Se sei triste guarda il cielo
*
Ricorda i vecchi valgono una fortuna.
Hanno i capelli d’argento i denti d’oro,
pietre più o meno preziose nei reni, i piedi di piombo
e i gas nello stomaco.
Barbara Johnson da “Metti un Geranio sul Cappello e Sii Felice!”
1 commento
Le scarpe di tela
avvolgono i passi incerti
fino alla poltrona sonnecchiante.
Un bicchiere d’acqua fermo
e una pillola scordata.
Voci famigliari quelle della tv.
Parli da solo
di giorni lontani e confusi
e l’oggi sempre uguale
tra i ricordi ancora non c’è.
Le carte in un cassetto inermi
come gli amici
che non vennero più.
E anche tu, vecchio,
dimenticato
come chi non serve più.
di Lucia Bardeggia